È stato approvato all’unanimità, nel corso della seduta di Consiglio Comunale di Giovedì 29 Ottobre u.s., il nuovo Piano di Protezione Civile del Comune di Toritto. Il Piano è stato curato da 3P LAB S.r.l. che ha operato in stretta e continua collaborazione con il Corpo di Polizia Municipale e l’Ufficio Tecnico. Contestualmente all’approvazione del Piano è stato anche attivato il servizio InfoAlert365 fino al 31 Dicembre 2016.

Per l’elaborazione del Piano è stata acquisita la metodologia indicata nel “Manuale operativo per la predisposizione di un piano comunale o intercomunale di Protezione Civile”, predisposto dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, nonché le indicazioni suggerite dalle “Linee guida regionali per la pianificazione di emergenza in materia di protezione civile” (D.G.R. 255/2005), dalle “Procedure di Allertamento del Sistema Regionale di Protezione Civile per il Rischio Meteorologico, Idrogeologico ed idraulico” (D.G.R. 2181/2013) ed in coerenza con quanto stabilito dalla legge regionale 10/03/2014 n. 7 Sistema regionale di protezione civile.

Le linee guida e le indicazioni metodologiche degli strumenti normativi di cui sopra sono state, quindi, applicate sviluppando una metodologia basata sull’utilizzo di sistemi informativi geografici (GIS). L’utilizzo di questa tecnologia ha consentito non solo di produrre cartografie tematiche di dettaglio relative alle aree di interfaccia, alla pericolosità, alla vulnerabilità, al rischio e alle aree di emergenza, ma anche di costruire una banca dati geografica del territorio aggiornata, in grado di supportare l’Amministrazione comunale in ogni fase di Protezione Civile e di costituire la base per la creazione di un Piano dinamico, aggiornabile, facilmente estendibile ad altre tipologie di rischio.

Il Piano di Protezione Civile è stato strutturato con l’obiettivo di creare uno strumento conoscitivo, informativo, ma soprattutto operativo in grado di dirigere e coordinare l’Amministrazione Comunale nella gestione delle emergenze sul territorio di sua competenza. Tale obiettivo è stato conseguito integrando:

  • L’analisi e la mappatura dei principali rischi presenti sul territorio.
  • Il censimento delle risorse e l’individuazione delle aree di Protezione Civile (aree di ammassamento dei mezzi, aree di attesa e di accoglienza della popolazione, vie di fuga etc.).
  •  La definizione di una struttura organizzativa e di un modello di intervento di validità generale.

La struttura del Piano di protezione civile si articola nelle seguenti sezioni:

  • Dati di base. In questa sezione è presentato l’insieme dei dati raccolti al fine di ottenere un inquadramento generale del territorio comunale e che costituisce la base su cui si fonda lapianificazione di emergenza. Tale sezione è suddivisa nelle seguenti sottosezioni:
    • Inquadramento territoriale.
    • Infrastrutture e trasporti (rete stradale, rete ferroviaria, aeroporti e aviosuperfici)
    • Geomorfologia e idrografia.
    • Clima.
    • Economia.
    • Popolazione.
    • Sistema botanico vegetazionale.
    • Beni culturali, architettonici, storici e archeologici
  • Cartografia. Comprende tutti gli elaborati cartografici a corredo del Piano di protezione civilecomunale realizzati sulla base della cartografia regionale (CTR e ortofoto) e restituiti nelsistema WGS 84 UTM 33 N. Il Piano comunale di protezione civile è corredato dei seguenti elaborati cartografici:
    • TAV. N. 01 – Inquadramento territoriale e viabilità principale.
    • TAV. N. 02 – PPTR. Carta delle componenti geomorfologiche e idrologiche.
    • TAV. N. 03 – PPTR. Carta delle componenti botanico vegetazionali e delle aree protette.
    • TAV. N. 04A. PAI. Carta della pericolosità idraulica. Toritto.
    • TAV. N. 04B. PAI. Carta della pericolosità idraulica. Quasano.
    • TAV. N. 05 – Carta del Rischio Idrogeologico. Toritto.
    • TAV. N. 06 – Rischio incendio di Interfaccia. Perimetrazione degli insediamenti.
    • TAV. N. 07 – Rischio incendio di Interfaccia. Carta delle aree percorse dal fuoco.
    • TAV. N. 08 – Rischio incendio di Interfaccia. Carta della pericolosità.
    • TAV. N. 09 – Rischio incendio di Interfaccia. Carta della vulnerabilità.
    • TAV. N. 10A – Rischio incendio di Interfaccia. Carta del rischio.
    • TAV. N. 10B – Rischio incendio di Interfaccia. Carta del rischio. Quasano.
    • TAV. N. 11 – Carta dei tratti stradali critici extraurbani.
    • TAV. N. 12 – Carta del modello di intervento. Toritto.
    • TAV. N. 13 – Carta del modello di intervento. Quasano.
    • TAV. N. 14 – Estratto P.E.E. FEA s.a.s. Cancelli con presidio affidato alla P.M. di Toritto.
    • TAV. N. 15 – Carta dei punti di approvvigionamento idrico.
    • TAV. N. 16A – Carta dei percorsi prioritari di sgombero neve. Toritto.
    • TAV. N. 16B – Carta dei percorsi prioritari di sgombero neve. Quasano.
  • Scenari di rischio. In questa sezione sono presentati gli scenari di rischio più probabili su cui è definito in seguito il modello di intervento della struttura comunale di protezione civile e i principali interventi da porre in essere per la mitigazione dei rischi. Questa sezione è a sua volta suddivisa in:
    • Rischio meteorologico (forti temporali e nubifragi, nevicate, trombe d’aria)
    • Rischio idrogeologico (pericolosità geomorfologica, pericolosità idraulica, interventi per la mitigazione del rischio)
    • Rischio incendio boschivo e di interfaccia (rischio incendio boschivo, rischio incendio di interfaccia, interventi per la mitigazione del rischio)
    • Rischio sismico
    • Rischio viabilità e trasporti
    • Rischio industriale
    • Rischio accidentale
  • Lineamenti della pianificazione e strategia operativa, ovvero gli obiettivi che il Sindaco, in qualità di Autorità comunale di protezione civile, deve conseguire per fronteggiare le situazioni di emergenza. Questa sezione si articola in:
    • Struttura comunale di protezione civile: Sindaco, Responsabile del Servizio Comunale di Protezione Civile, Centro Operativo Comunale e Funzioni di Supporto, Presidio Operativo, Presidio Territoriale e Volontariato locale
    • Sistema di comando e controllo sovracomunale (C.O. e DI.COMA.C., C.O.R., C.C.S. e C.O.M.)
    • Funzionalità delle telecomunicazioni
    • Censimento della popolazione e dei manufatti nelle aree a rischio
    • Informazione alla popolazione e sistemi di allarme
    • Individuazione e verifica delle aree di emergenza: aree di attesa, di accoglienza, aree di ammassamento e Zone di Atterraggio in Emergenza (Z.E.A.)
    • Soccorso ed evacuazione della popolazione
    • Ripristino dei servizi essenziali
    • Ripristino della viabilità e dei trasporti
    • Salvaguardia delle strutture ed infrastrutture a rischio
    • Informatizzazione del Piano di protezione civile
    • Salvaguardia dei beni culturali
    • Gestione amministrativa dell’emergenza
    • Verifica ed aggiornamento periodico del Piano
  • Modello di intervento. Questa sezione descrive l’assegnazione delle responsabilità e dei compiti nei vari livelli di comando e controllo per la gestione dell’emergenza a livello comunale. Il Modello di Intervento comprende l’inquadramento del sistema di allertamento nazionale e regionale e le procedure operative suddivise per tipologia di rischio e dettagliate per singolaFunzione di Supporto. Più in particolare questa sezione è così articolata:
    • Sistema di allertamento locale
    • Rischio meteorologico, idrogeologico e idraulico: sistema di allertamento e procedure operative
    • Rischio tromba d’aria: procedure operative
    • Rischio neve: Piano Neve della Prefettura di Bari – UTG ed. 2014-2015, sistema di allertamento e procedure operative.
    • Rischio incendio boschivo e di interfaccia: sistema di allertamento e procedure operative
    • Rischio sismico: procedure operative
    • Rischio viabilità e trasporti: procedure operative
    • Rischio accidentale: procedure operative.
  • Considerazioni finali, in cui sono richiamati alcuni aspetti particolarmente significativi della pianificazione di emergenza ed in particolar modo gli interventi di tipo strutturale e non strutturale da porre in essere con immediatezza da parte dell’Amministrazione comunale al fine di mitigare significativamente le condizioni di rischio, anche elevato, analizzate nel Piano.
  • Acronimi e glossario
  • Allegati. Comprende:
    • Modelli di avvisi, decreti e ordinanze sindacali
    • Norme di autoprotezione della popolazione
    • Tabelle dei principali parametri meteorologici
    • Banca dati della protezione civile comunale, organizzata per Funzioni di Supporto
    • Piano di Emergenza Esterna della ditta FEA s.a.s. di Grumo Appula ed. ottobre 2014.
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